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Facciamo chiarezza sull’iter dell’inceneritore di Cavaglià

striscione santhià

E’ stato pubblicato questa mattina, 3 settembre, un articolo sul quotidiano La Stampa dal titolo ”Inceneritore di Cavaglià, c’è il nuovo progetto: slitta la decisione della Provincia”. Il contenuto dell’articolo, però, non è corrispondente al titolo. Non troviamo infatti notizia corroborata da fatti in merito a un eventuale nuovo progetto di inceneritore depositato nelle sedi preposte.

Con queste poche righe vorremmo fare chiarezza sulla procedura fin qui seguita. Il progetto depositato in Provincia di Biella nel luglio 2021 per la realizzazione di un inceneritore a Cavaglià ha seguito un iter che ha visto varie fasi. Potete trovarne memoria sul sito della Provincia di Biella, nella sezione Ambiente, Valutazione d’Impatto Ambientale.

Noi, in quanto associazioni di cittadini, abbiamo partecipato alla parte di inchiesta pubblica e poi abbiamo assistito alle successive Conferenze dei servizi, dove si sono confrontati gli enti preposti. Alla fine di questo percorso la Provincia ha mosso 63 rilievi a cui la ditta proponente era chiamata a portare delle integrazioni. Vista la mole di lacune della documentazione che hanno presentato la stessa ditta proponente ha chiesto una proroga per potere presentare le integrazioni. La scadenza del deposito di queste alla Provincia di Biella e quindi la loro pubblicazione sul sito era ieri, 2 settembre 2022. Controllando le pagine web della Provincia di Biella, titolata per il procedimento, non compare nulla di nuovo. Su tale sito si possono trovare ad oggi: il progetto, le Osservazioni al progetto, il risultato della Commissione dedicata all’inchiesta pubblica conclusa, i verbali e via discorrendo. Non si trovano, invece, le integrazioni alla documentazione presentata a luglio 2021, né il fantomatico nuovo progetto di cui titola La Stampa di Biella stamattina.

A questo punto cosa può succedere? A fine febbraio la Provincia, nella concessione della proroga al proponente, aveva chiaramente scritto che se non fossero state presentate le integrazioni il progetto dell’inceneritore a Cavaglià sarebbe stato considerato ritirato e quindi archiviato.

I fatti dicono che non sono state presentate integrazioni. Certo può anche essere che venga presentato un nuovo progetto, ma al momento ciò non risulta dal sito dell’ente preposto e ci piacerebbe sapere da quale fonte si possa ricavare tale notizia.

A conclusione di questo commento vorremmo proporvi un paragone. Ci pare che ci si comporti un po’ come quando si andava a scuola e si copiava da un compagno un compito in classe con degli errori fatti dal compagno stesso. Si prendeva così una bella insufficienza tutti e due, oltretutto avendo provato a fare i furbi (senza riuscirci). Poi, però, non potevamo addossare la responsabilità del brutto voto a chi aveva passato il compito sbagliato. E, soprattutto, l’insegnante che si accorge della trasgressione aveva due alternative davanti a sé: o si girava dall’altra parte e lasciava copiare con calma e maggior precisione, oppure metteva i puntini sulle i e riportava alla correttezza i comportamenti.

Pensiamo che la vicenda del procedimento per la costruzione dell’inceneritore, che tanto tempo e risorse ha tolto a tutti noi, debba insegnarci a porre maggiore attenzione alla correttezza del nostro operare, che si sia quello di noi semplici cittadini, o quello delle grandi Life Company oppure quello degli enti preposti alla salvaguardia del bene pubblico.

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