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5 gennaio si chiude INCHIESTA PUBBLICA su INCENERITORE

Ciminiera

Dieci minuti sono veramente pochi e vi dico già che non riuscirò a rispettarli e chiedo scusa agli altri relatori per questo, cercherò di sintetizzare per esprimere una situazione così drammatica come quella della Valledora. Quindi abbiamo scritto una lettera che consegniamo alle due onorevoli parlamentari che oggi sono qui, in cui cerchiamo di essere precisi per quanto riguarda questo impianto.
Il Movimento ha fatto la scelta di rivolgersi a un avvocato e ai suoi tecnici per tentare di arginare la situazione e per questo, essendo la spesa preventivata almeno di 26000 euro chiediamo la collaborazione e le donazioni possibili dai cittadini e da chi è sensibile al problema.
La situazione è quella che un territorio vulnerabile situato sui confini di due province ( Biella e Vercelli) che è diventata terra di conquista, messa a disposizione di ditte escavatrici che provengono da fuori regione e a una multinazionale che tratta rifiuti e che quindi li accumula nella stessa zona. Ai 30 milioni circa di metri cubi attualmente stimati e scavati , fino a 45 metri di profondità, ma le ditte continuano a chiedere ampliamenti e proroghe, approfondimenti e sopralzi, si aggiungono discariche di rifiuti urbani e speciali, rifiuti inertizzati , aree che sono in bonifica permanente o in bonifica ma che non hanno ancora risolto alcun problema: il percolato prodotto dalle discariche in alcuni casi scende e va verso la falda. Per dirne un’altra dopo l’escavazione non abbiamo in trent’anni ancora visto ripristini degni di tale nome.
Che il territorio sia “vulnerabile” lo dicono i Piani regionali e che questa sia una delle più grandi riserve d’acqua del Piemonte lo dice il Piano territoriale delle acque che definisce l’area “di ricarica di falda”. Quindi su una ricchezza non rinnovabile noi abbiamo costruito cave, discariche e impianti di ogni genere sempre di trattamento rifiuti: due compostaggi (Entsorga e San Tommaso e un altro in costruzione sempre di A2A),poi tutto di A2A: un impianto di produzione CSS,un impianto di bioessiccazione rifiuti urbani, un impianto di selezione plastiche, un impianto di biogas.
A questo si volevano aggiungere altre due nuove discariche fermate non dalla provincia di Biella ma dai ricorsi dei Sindaci al consiglio di Stato in questo ottobre 2021.
Ora l’inceneritore.


Ci sentiamo colonizzati e vessati da questa situazione perché intorno alla Valledora scorre la vita. La vita dei paesi con l’agricoltura, l’artigianato ,la piccola industria e le attività commerciali e turistiche della zona, agriturismi , ristoranti , una vita normale.
In questi anni è mancata la programmazione, lasciata all’inventiva del privato che ne ha avuta molta e l’informazione ma nessun amministratore ha avvisato i suoi cittadini che il territorio si stava svendendo, colonizzando ad opera grandi ditte extraregionali e multinazionali.
Vorrei sottolineare che il progetto dell’inceneritore non ci dice, benchè corposo, quali rifiuti entreranno e quindi non sappiamo cosa conterranno le ceneri e i fumi.
Sappiamo che a quelle temperature da 850 a 1200 gradi i composti si formano e gli studi ci dicono che se ne formano addirittura di 5000 tipi del tutto sconosciuti.
I conosciuti sono ossidi di carbonio, anidride solforosa , idrocarburi policiclici aromatici, diossine, furani, acido cloridrico tutto nei limiti della legge.
Tuttavia miracoli questo impianto non ne fa ancora e trasformerà i rifiuti trattati urbani, fanghi e rifiuti speciali in ceneri , fumi e vapore. Viene usata tanta acqua per raffreddare le griglie che si trasforma in acqua sporca, scusate la semplificazione e dopo averci aggiunto ammoniaca, calce, più reagente, aromi, additivi abbiamo più rifiuti di quelli che abbiamo tentato di eliminare.
Abbiamo trasformato tutto in una discarica che buttiamo in cielo. In cielo sarà dispersa dal poco vento esistente in questa zona e poi ricadrà al suolo per la gioia dell’agricoltura, anche biologica, degli orti di famiglia, qui quasi ogni famiglia ne ha uno, il fondo delle cave, il canale della Mandria e tutto il resto e cerco di non nominare il lago di Viverone perché so che lo faranno altri. Ci tengo a ricordare che tutte queste sostanze sono cumulative e persistenti, alcune ceneri sono volatili e non pesanti. Insomma anche se A2A dice che è tutto a norma, questi composti persisteranno ogni giorno , 24 ore su 24 , 364 giorni all’anno nei nostri tessuti, polmoni e sappiamo che il particolato fine passa la membrana cellulare e viene trovato nei feti, nei polmoni, nei tessuti.
Ho allegato uno studio epidemiologico di Arpa Piemonte che dimostra la situazione della salute dei nostri paesi già critica.
Aggiungiamo a questo anche il traffico veicolare pesante già elevato e che aumenterà, ancora le polveri , i PM10, la dispersione degli odori delle discariche che si sentono comodamente fino a Borgo d’Ale, la Sacal di Carisio e chiediamoci che cosa vogliamo fare di questo territorio.
I Sindaci e i Prefetti sono i tutori della salute pubblica che viene ogni giorno compromessa dalla situazione che ho descritto, ci sentiamo colonizzati da queste aziende che nulla hanno portato di buono per quanto riguarda la qualità della vita di paesi tranquilli, forse troppo tranquilli.
La salute è strettamente legata all’ambiente , vent’anni fa si sapeva ma non si diceva. Ora in una nota trasmissione televisiva del martedì è stato chiaramente affermato ‘altra sera da una scienziata.
Ringraziamo i 29 Sindaci che si sono uniti per aiutare i cittadini ci auguriamo lo facciano le province, come ultimamente ha dimostrato di voler fare la provincia di Vercelli, ci auguriamo lo faccia la provincia di Biella . la regione e lo Stato MA FATE PRESTO PERCHE’ L’ITER BUROCRATICO NON SI E’ FERMATO E IL 5 GENNAIO SI CONCLUDERA’ L’INCHIESTA PUBBLICA . SEGUIRANNO LE CONFERENZE O LA CONFERENZA DEI SERVIZI PER CHIUDERE IL PROCEDIMENTO.
Su questo abbiamo investito tempo e denaro , chiediamo il vostro sostegno morale e materiale, la vostra attenzione costante e l’impegno concreto di tutti.

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